AUTORE: Jose' Saramago
EDITORE: Feltrinelli
TRADUTTORE: Desti R.
ANNO: 2010
PAGINE: 276
PREZZO DI COPERTINA: € 9,50
"Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono".
Ancora una volta Saramago mi sorprende con i suoi racconti fantastici, seppure così veritieri, raccontati attraverso il simil flusso di coscienza che lo contraddistingue, dove tutto scorre senza pause n'è aggettivi di troppo.
Non importa dove, ne' quando, ne' chi, le prime vittime di un inspiegabile epidemia vengono rinchiuse in un ex manicomio, al fine di cercare di arginare il contagio, anche se inutilmente perché rimarrà una sola donna in grado di vedere il mondo e di organizzare una sorta di micro comunità dove i sentimenti saranno in grado di sopravvivere.
Nel frattempo, la paura e la violenza si diffondono sia dentro che fuori dall'istituto e in pochi vi sopravvivono (fra loro c'è anche il 'cane delle lacrime').
E il lettore si trasorma in un cieco che scopre le reazioni psicologiche di un'umanità che viene messa a nudo e si svela bestiale e intrinsecamente violenta.
Condivido....intenso e graffiante.
RispondiEliminaNella sua crudezza, ti fa porre un domanda: c'è ancora speranza nella natura umana?