Ragnar Kjartansson
The Visitors
A cura di Andrea Lissoni e Heike Munder
Dal 05.12.2013 al 05.01.2014
In collaborazione con Migros Museum für Gegenwartskunst, Zurigo
“L’opera è una serie di ritratti, il ritratto della casa, il ritratto dell’artista, il ritratto di una serie di musicisti, il ritratto di una comunità, il ritratto di una generazione…”, Ragnar Kjartansson.
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Ragnar Kjartansson, The Visitors |
Per caso, rifuggendo dai centri commericali in un pomeriggio uggioso prenatalizio, mi sono imbattuta in The Visitors, ovvero una installazione dell’Hangar Bicocca costituita da nove proiezioni video in scala 1:1 su schermi accostati uno all’altro in cui musicisti differenti (fra cui Kristín Anna e Gyða Valtýsdóttir, le due sorelle della band islandese dei Múm, e Kjartan Sveinsson, tastierista fino al 2012 dei Sigur Rós e lo stesso Ragnar Kjartansson)
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Ragnar Kjartansson, The Visitors: camera da letto. |
Bella la canzone scelta, ispirata alla poesia composta dell’ex moglie dell'artista, Asdís Sif Gunnarsdóttir e composta da Kjartansson, con alcune aggiunte di David Thor Jonson, così come bellissima anche la dimora ottocentesca di Rokeby Farm, nell’Upstate New York, dove sono ambientate le riprese.
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Ragnar Kjartansson, The Visitors: salotto. |
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Un totale di nove tracce audio e video, girate separatamente e proiettate contemporaneamente in cui la musica costituisce, come lo stesso artista afferma, un “elemento quasi plastico” utilizzato per realizzare il concetto di “Music in Space”, che trae origine dal principio di spazializzazione del suono di Karlheinz Stockausen.
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Ragnar Kjartansson, The Visitors: bagno. |
In questo modo, la performance di ciascun musicista viene messa nelle mani dello spettatore che può iniziare a giocare e a ricostruire il puzzle, in un’arbitraria operazione di montaggio audio-video, che varia al variare dei suoi movimenti all’interno dello spazio. La cosa impressionante è che sembra veramente di passeggiare tra le stanze di Rokeby Farm, di potersi soffermare sull’uscio delle varie porte e di osservare e ascoltare gli artisti nei singoli ambienti, risucchiati in un’atmosfera di nostalgia e vitalità, tra polvere e arte.
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Ragnar Kjartansson, The Visitors; cucina |
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Ragnar Kjartansson, The Visitors: camera matrimoniale |
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Ragnar Kjartansson, The Visitors: salotto. |
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Ragnar Kjartansson, The Visitors. |